Il silenzio sceso sulle vertenze A.MERLONI e J.P. Industries preoccupa molto i delegati e gli iscritti della FIOM CGIL.
Ancora
una volta siamo costretti a prendere carta e penna per esprime tutta la
nostra indignazione per come viene gestita la vicenda. Era il 28
giugno quando i lavoratori in carico alla MERLONI (circa 1400),
ricevettero 300 euro di cassa integrazione e da allora sono in attesa
che ministero della sviluppo economico e quello del lavoro, firmino il
decreto per la cassa integrazione in deroga sottoscritta ad
aprile 2014 con le organizzazioni sindacali, da allora, dopo 5 mesi
ancora non si capisce quando potranno ottenere ciò che gli aspetta.
Mentre
i lavoratori della J.P stanno vivendo in attesa di capire quale futuro
li attende, dalle indiscrezioni che trapelano dai palazzi ROMANI, ci
sono segnali poco incoraggianti se non preoccupanti che vanno dalla
chiusura della J.P. industries, allo smantellamento dello stabilimento
UMBRO lavoratori compresi.
L'attesa è chiaramente logorante,
sappiamo inoltre che in queste ore dovrebbero esserci incontri tra
banche e la proprietà della J.P. per stabilire se è possibile un accordo
ma la mancanza di certezze sta rendendo fibrillante la vita di ogni
singolo lavoratore e delle loro famiglie.
Parlare con il senno
del poi è certamente facile, ma non diremo eresie nell'affermare che
ci sentiamo soli, la vicenda della AST di TERNI insegna, lavoratori,
cittadini, sindacato, istituzioni ai vari livelli da sempre hanno fatto
corpo comune nell'affrontare la drammatica situazione, certo
è ancora tutto da scrivere ma la compattezza espressa, come è stato
dimostrato, ha fatto si che le lettere per i 550 dipendenti sono state
stralciate.
Sappiamo anche cosa significa l' AST di TERNI nel
panorama REGIONALE e non solo ma i lavoratori sono lavoratori sia che
essi costruiscano aerei o che facciano sedie, aspettare nel silenzio che
il tempo trascorri in attesa che qualcuno ci dica cosa dobbiamo fare,
seconda noi non porta niente di buono.
Certo
non dimentichiamo che nel tempo abbiamo intrapreso iniziative molto
importanti; allo stadio RENATO CURI, la presenza alle iniziative della
QUINTANA di FOLIGNO, nelle piazze dei comuni della fascia, a vari
sit-in, i giorni e notti trascorsi sulla torre civica di NOCERA UMBRA
e sopratutto l'incontro con il PAPA ad ASSISI, purtroppo tutto questo
ci è parso come voler dare qualche soddisfazione a chi come noi
manifestava e si agitava avendo forti dubbi sulla possibilità di una
ripresa produttiva, dopo ogni manifestazione ci attendavamo un intensa e
massiccia pressione da parte di tutti ma passata la boria del momento,
per mesi e fino alla iniziativa successiva, tutto tornava a tacere.
Vogliamo
ricordare agli addetti ai lavori che il tempo è scaduto, in questi
giorni stanno arrivando le ultime lettere ai lavoratori A. MERLONI che
comunica loro la fine del rapporto di lavoro, mentre per i lavoratori
J.P si sta attendendo la chiamata del governo per capire quale sorte li
attende, quindi, da una parte l'accordo di programma che non ha dato
alcun esito e dall'altra la "tele novella " della J.P. che rischia di
chiudersi con il classico "buco nell'acqua".
Pertanto, in
UMBRIA a breve ci saranno circa 1050 lavoratori che andranno ad
ingrossare le già nutrite fila dei senza lavoro e noi aggiungiamo tra
l'indifferenza di tanti e forse di troppi.