Luciano Recchioni |
Luciano Recchioni della segreteria FIOM-CGIL
di PERUGIA esprime, anche a nome dei delegati e degli iscritti, grande soddisfazione per l’operato svolto da
alcuni parlamentari e in primis dell’On. GIAMPIERO GIULIETTI.
È di queste ore l’importante
notizia che l’emendamento chiesto dalle
organizzazioni sindacali e recepito dai
parlamentari, ha terminato il percorso burocratico con l’approvazione in SENATO, tale
l’emendamento in sintesi sentenzia che le aziende, nel nostro caso la A. MERLONI,
in stato di commissariamento con
possibilità di ripresa lavorativa ed occupazionale e soprattutto in un momento
di profonda crisi economica come quella che attualmente stiamo attraversando, non
possono avere lo stesso valore di quando
si è in regime di condizioni normali.
Pertanto quanto è stato approvato
non può che avere una ricaduta positiva sulla sentenza emessa dal GIUDICE del
TRIBUNALE di ANCONA, che nel mese di settembre 2013 aveva annullato la vendita della A. MERLONI alla J.P. industries a causa del prezzo pagato dall’acquirente
inferiore al valore dell’azienda.
Ricordo a tal proposito che l’udienza
che si doveva tenere il 19 febbraio 2014 in merito al ricorso presentato dai
commissari e proprietà, è stata
posticipata al 2 aprile 2014 a causa dello sciopero degli avvocati.
Quindi con speranza e fiducia si
attende la decisione del giudice ma quanto è avvenuto dimostra che la politica,
quando sollecitata e fortemente motivata
sa dare le risposte anche in un momento particolarmente difficile come quello
attuale dove il distacco tra cittadini e politica è fortemente marcato.
In attesa di sviluppi, sul tappeto
ci sono diversi problemi da gestire e il primo non può che essere quello della
firma sul decreto per la cassa integrazione. Ricordo infatti che anche in
questo caso possono trascorre sei mesi
prima che i lavoratori possono percepire le spettanze e, al momento, non abbiamo notizie in merito da
parte del MINISTERO DEL LAVORO. La
proprietà inoltre ci ha annunciato che entro la metà di marzo intende
riprendere la produzione per circa 8000 pezzi, non possiamo che prendere
positivamente la notizia ma credo che sia giunto il momento di parlare anche
della organizzazione del lavoro.
Altri aspetti ci sono da
verificare e gestire ma ovviamente tutto dipende dalla fine della sentenza e
dalla capacità produttiva ed economica della proprietà.
Luciano Recchioni
Fiom- cgil