Onorevole Giampiero Giulietti |
Adottare
tutte le misure necessarie per salvaguardare i livelli occupazionali e
le prospettive industriali dell'Antonio Merloni e per rilanciare il
settore, strategico per l'economia italiana, degli elettrodomestici.
Con un'interrogazione al ministro del Lavoro e a quello per lo Sviluppo economico, lo ha chiesto Giampiero Giulietti.
"Apprezziamo lo sforzo della Regione Umbria - ha detto - che, insieme
alla Regione Marche, si sta adoperando per rendere utilizzabile
l'accordo di programma dell'Antonio Merloni ma tale impegno rischia di
non riuscire, da solo, a garantire la risoluzione di una vertenza come
quella della fascia appenninica dove si sommano più emergenze sul
terreno occupazionale, con un impatto devastante a livello di coesione
sociale, considerando anche la prossima scadenza, il 13 novembre, della
cassa integrazione della Merloni. Quello degli elettrodomestici è un
settore strategico per l'Umbria, le Marche e per l'intero Paese, che
merita tutta l'attenzione possibile da parte del Governo".
Con l'interrogazione, Giulietti intende sollecitare i ministri
Giovannini e Zanonato ad adottare le misure necessarie per
"salvaguardare gli attuali livelli occupazionali e le prospettive
industriali dello stabilimento dell'Antonio Merloni, agevolando la
formulazione di un piano industriale volto a recuperare la competitività
necessaria sui mercati internazionali, ad allargare le risorse
destinate al comparto degli elettrodomestici e ad aprire quanto prima un
tavolo per la difesa e il rilancio di questo strategico settore”.
fonte della notizia: Qui flaminia umbria
Non so xk ho ancora la speranza che la Merloni riprenda la sua produzione..forse xk non ho alcun altra possibilità di ritrovare un vero lavoro: un cassaintegrato che vuol credere nella grande industria unica soluzione x una vera ripresa.
RispondiEliminaCordiali saluti Serge
La grande industria che sembra essere stata dimenticata dai vari governi che si sono succeduti e che sta abbandonando l'Italia grazie anche certi impreditori che pensano solo ad incrementare i dividendi degli azionisti (magari delocalizzando) invece di fare impresa.
RispondiEliminaCrediamoci, per ora le alternative sono poche! Ciao.
La graande industria delocalizza,ma quando questi paesi entreranno a far parte con l 'euro voglio vedere quanti saranno disposti a lavorare x pochi spicci...allora che faranno questi imprenditori....torneranno in italia???.. e poi oltre la grande industria che delocalizza l'artigianato scompare ogni giorno di più...e si le alternative sono proprio poche...purtroppo...cerchiamo di non mollare...ciao
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