La Firma per il prolungamento di due anni
dell’accordo di programma e l’attesa per capire quale
evoluzione avrà la JP INDUSTRIES sono i quesiti che oggi i
lavoratori ex A. MERLONI e della J.P, insieme ai delegati si pongono
e che purtroppo non hanno risposte.
Pertanto, pur giudicando positivamente il
prolungamento dell’accordo, abbiamo però ben presente che
senza i decreti GOVERNATIVI che intervengono a modificare lo stesso
accordo e soprattutto la legge 181 del 1989, sarebbe il classico buco
nell’acqua.
Visto quindi l’iter appena iniziato della
rimodulazione dell’accordo e speranzosi sull’esito, i delegati
FIM-FIOM-UILM, ritengono indispensabile riportare e se necessario
anche in maniera prepotente, alla ribalta la questione JP INDUSTRIES,
da alcuni mesi è calato un silenzio strano e
preoccupante, negli ultimi incontri, ormai datati,
GOVERNO e PROPRIETA’ ci avevano assicurato che nel mese di
febbraio l’operazione JP si sarebbe conclusa e le indicazioni erano anche positive.
Siamo ormai ad aprile e di cose positive come
delegati non ne vediamo anzi, assistiamo ad un processo di inversione
che tanto assomiglia alla storia vista con l’A. MERLONI, ovvero lo
spegnersi piano piano. Di giornate di lavoro non si sente più
parlare, di incontri per capire se l’euforia trasmessa dal governo per
una soluzione positiva dal sia svanita e soprattutto se
la JP ha ancora un piano industriale capace di assolvere al ruolo che
ha cercato e che qualcuno gli ha dato.
Troppi e importanti i temi sul tappeto da
risolvere, chiediamo quindi, più da lavoratori che da delegati, un
incontro con i segretari di FIM –FIOM- UILM ENTRO VENERDI 27
MARZO, la fine del 2015 è dietro l’angolo e il 31 dicembre è il
termine ultimo per la ristrutturazione e rilancio del bianco
dato dai commissari alla J.P. INDUSTRIES per il rilancio dell’area ex MERLONI.
inoltre non ci affascina, anche perché non ci
crediamo, il pensiero che se tutto finirà in una bolla
di sapone, i commissari straordinari emetteranno ulteriori
bandi e non condividiamo come oggi la JP gestisce i lavoratori.
Resta ovvio che l’incontro deve coinvolgere non
solo i delegati o gli iscritti ma tutti i lavoratori della JP
INDUSTRIES, l’indifferenza o sperare che qualcuna risolva i
nostri problemi è pura illusione, mentre noi
abbiamo invece bisogno di certezze e concretezza.
Delegati FIM-FIOM-UILM
ANGELO COMODI
LUCIANO RECCHIONI
ROSA DI RONZA