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manifestazione dipendenti Antonio Meloni e J.P. Industries |
Il giorno 18 marzo 2015 si terrà a ROMA la conferenza STATO
-REGIONI e tra i vari temi ci sarà, come annunciato dalla stessa
regione UMBRIA, l'argomento accordo di programma per la EX A. MERLONI.
Sperando
che questa volta la montagna non partorisca il classico topolino e
cioè non accada come nel 2012 quando pur avendo fatto la rimodulazione
dell'accordo, nulla portò se non un prolungamento degli ammortizzatori
sociali. Come già ribadito l'obbiettivo per noi non è l'assistenza ma
quello di trovare occupazione ai lavoratori, che ricordiamo, in Umbria
600 erano nel 2012 e 600 sono nel 2015.
Pertanto come
delegati ed iscritti della FIOM- CGIL è giunto il momento di scoprire le
carte, troppo tempo è trascorso e pochissimo ne rimane se si vuole dare
un senso positivo a questa vertenza, ricordiamo che, nel mese di
ottobre scade la mobilità per quei lavoratori che hanno tra i 30-40
anni e molte sono donne e fine 2015 scade il piano di ristrutturazione
della J.P. INDUSTRIES.
In questi anni duri e difficili
abbiamo cercato di stimolare tutto e tutti, l'ultimo tentativo per ordine
cronologico è stato quello con FILIPPO TADDEI esponente di primo piano
del pd Nazionale, e come bon ton vuole, in tutto questo girovagare
abbiamo assistito a cordialità e voglia di ascoltare ma di risultati
positivi, niente.
Siamo stufi, non solo perché una soluzione
non arriva ma perché spesso ci siamo aggrappati a delle speranze che
nel giro di poche ore si sono rilevate pure illusioni, i decreti del
governo a firma degli On. GIULIETTI - EPIFANI, emanati per
trovare una soluzione alla sentenza a favore delle banche e contro la
J.P. INDUSTRIE ne sono esempi lampanti.
Sentirci
impotenti è relativo ma sicuramente non ci arrendiamo, quanto accade
per la J.P. INDUSTRIES sembra un film già visto con la A, MERLONI, non
possiamo arrenderci proprio ora, quando diciamo che bisogna scoprire le
carte, lo chiediamo anche alla famiglia PORCARELLI proprietaria della
J.P. abbiamo bisogno di capire , dopo oltre tre anni se ha intensione ad
andare avanti e solo attraverso una rivisitazione del piano industriale
si può capire.
Quindi necessita un immediato
incontro, il MISE attraverso il sottosegretario DE VINCENTI continua a
ripetere che tutto è sotto controllo, che le banche sono predisposte ad
un accordo ma i dipendenti invece di lavorare si trovano a girare nelle
piazze e nei bar delle varie città.
Come detto
di iniziative ed incontri ne abbiamo fatti tanti a ne stiamo
programmando altre , invitiamo già da ora i lavoratori a tenersi a
disposizione, è ora che ognuno di noi si prenda le proprie
responsabilità, vedere sparire o ridimensionare la J.P. INDUSTRIES
significa mettere una pietra tombale sulla ex A. MERLONI e tempo per
altro non c'è.
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