giovedì 11 settembre 2014

comunicato stampa

Il silenzio sceso sulle vertenze A.MERLONI e J.P. Industries preoccupa molto i delegati e gli iscritti della FIOM CGIL.

Ancora una volta siamo costretti a prendere carta e penna per esprime tutta la nostra indignazione per come viene gestita la vicenda.  Era il 28 giugno quando i lavoratori in carico alla MERLONI (circa 1400), ricevettero 300 euro di cassa integrazione e da allora sono in attesa che ministero della sviluppo economico e quello del lavoro, firmino  il decreto per la cassa integrazione in deroga sottoscritta ad aprile 2014 con le organizzazioni sindacali, da allora, dopo 5 mesi ancora non si capisce quando potranno ottenere ciò che gli aspetta. 
 
Mentre i lavoratori della J.P stanno vivendo  in attesa di capire quale futuro li attende, dalle indiscrezioni che trapelano dai palazzi ROMANI, ci sono segnali poco incoraggianti se non preoccupanti che vanno dalla chiusura della J.P. industries, allo smantellamento dello stabilimento UMBRO lavoratori compresi.

L'attesa è chiaramente logorante, sappiamo inoltre che in queste ore dovrebbero esserci incontri tra banche e la proprietà della  J.P. per stabilire se è possibile un accordo ma la mancanza di certezze sta rendendo fibrillante la vita di ogni singolo lavoratore e delle loro famiglie.

Parlare con il senno del poi è certamente facile, ma non diremo  eresie nell'affermare che ci sentiamo soli,  la vicenda della AST di TERNI insegna, lavoratori, cittadini,  sindacato, istituzioni ai vari livelli da sempre hanno fatto corpo comune nell'affrontare la drammatica situazione, certo è ancora tutto da scrivere ma la compattezza espressa,  come è stato dimostrato, ha fatto si che le lettere per i 550 dipendenti sono state stralciate.

Sappiamo anche cosa significa l' AST di TERNI nel panorama REGIONALE e non solo ma i lavoratori sono lavoratori sia che essi costruiscano aerei o che facciano sedie, aspettare nel silenzio che il tempo trascorri in attesa che qualcuno ci dica cosa dobbiamo fare, seconda noi non porta niente di buono.

Certo non dimentichiamo che nel tempo abbiamo intrapreso  iniziative molto importanti; allo stadio RENATO CURI, la presenza alle iniziative della QUINTANA di FOLIGNO, nelle piazze dei comuni della fascia, a vari sit-in, i giorni  e notti trascorsi sulla torre civica di NOCERA UMBRA  e sopratutto l'incontro con il PAPA ad ASSISI, purtroppo tutto questo ci è parso come voler dare qualche soddisfazione a chi come noi manifestava e si agitava avendo  forti dubbi sulla possibilità di una ripresa produttiva, dopo ogni manifestazione ci attendavamo un intensa e massiccia pressione da parte di tutti ma  passata la boria del momento, per mesi e fino alla iniziativa successiva, tutto tornava a tacere.

Vogliamo ricordare agli addetti ai lavori che il tempo è scaduto, in questi giorni stanno arrivando le ultime lettere ai lavoratori A. MERLONI che comunica loro  la fine del rapporto di lavoro, mentre per i lavoratori J.P si sta attendendo la chiamata del governo per capire quale sorte li attende, quindi, da una parte l'accordo di programma che non ha dato alcun esito e dall'altra  la "tele novella " della J.P. che rischia di chiudersi con il classico "buco nell'acqua".

Pertanto, in UMBRIA  a breve ci saranno circa 1050 lavoratori che andranno ad ingrossare le già nutrite fila dei senza lavoro e noi aggiungiamo tra l'indifferenza di tanti e forse di troppi.



2 commenti:

  1. Per noi a Fabriano purtroppo è lo stesso.

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  2. spero ci paghino presto la cassa in deroga perchè la situazione è sempre più critica per le nostre famiglie, viviamo solo di quella al momento perciò si mettessero una mano sulla coscienza....fate il possibile perchè ciò accada....

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