giovedì 29 luglio 2010

Venduta la Asko e la Cylinder and Tanks

(AGI) - Ancona 29 lug.- La Ghergo Industrie di Porto Recanati (Macerata) ha acquisito la "Cylinder and Tanks" ( C &T), azienda di bombole e serbatoi del gruppo fabrianese degli elettrodomestici Antonio Merloni, attualmente in amministrazione controllata. L'accordo e' stato siglato oggi al Ministero dello sviluppo economico. Luciano Ghergo, presidente della societa' recanatese, secondo fonti sindacali, si sarebbe impegnato a mantenere tutti i 350 posti di lavoro ora in carico ai tre stabilimenti C&T di Matelica, Sassoferrato e Costacciaro. La "Ghergo Industries and Engeneering", attiva nella componentistica per il settore energetico, ha fatturato nel 2009 81 milioni di euro, ma conta di arrivare a 100 milioni entro il 2013, espandendosi in India, nel Sudest asiatico, in Russia e in Argentina. Cli/An/Bru

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Al tavolo interregionale che si è tenuto ieri a Fabriano è stato reso noto che anche la Asko, gruppo finlandese di proprietà della A.Merloni è stato ceduto alla società slovena Gorenye.

mercoledì 28 luglio 2010

Rossi: PRESTO NUOVO BANDO DI INTERESSE

(AGI) - Perugia, 28 lug. - ''Come Regione Umbria, in piena sintonia con le altre istituzioni, abbiamo sollecitato l'emanazione del bando per l'Antonio Merloni che il Ministero ha garantito avverra' entro la prossima settimana''. Ad affermarlo stamani l'assessore allo sviluppo economico della Regione Umbria, Gianluca Rossi che ha partecipato al Tavolo interregionale che si e' tenuto a Fabriano. Presenti tutti i soggetti interessati, tra cui i rappresentanti delle istituzioni delle due Regioni, del Ministero ed i tre Commissari straordinari. ''Un provvedimento atteso - ha aggiunto Rossi -, che terra' conto del particolare periodo legato alle ferie, e dovrebbe consentire l'emergere di manifestazioni di interesse per l'intero perimetro della Merloni o per una parte di esso, trattandosi di un bando a perimetro variabile. Cio' rappresenta un fatto positivo, fermo restando il ruolo strategico che la Regione Umbria attribuisce all'Accordo di programma del 2009, cosi' come ribadito durante l'incontro anche al rappresentate del ministero''.(AGI) Cli/Pg/Bru


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lunedì 26 luglio 2010

Tavolo regionale: Marini aprire nuova fase.


Si è svolta oggi 26 luglio, la seconda riunione del tavolo regionale sulla crisi dell'Antonio Merloni. Presenti la presidente Catiuscia Marini, l'assessore allo sviluppo economico Gianluca Rossi, l'assessore al lavoro della provincia di Perugia Giuliano Granocchia, i rappresentanti sindacali, le associazioni di categoria e sindaci o assessori dei comuni interessati alla vertenza.

La presidente Marini ha dichiarato “La Giunta regionale si e' messa a disposizione per valutare qualsiasi soluzione che potesse mantenere in Umbria l'attività produttiva della Merloni.
Abbiamo considerato tutte le ipotesi e proposte che ci sono state finora presentate per non lasciare nulla di intentato.
L'accordo di programma è stato lasciato in stand-by poiché si stavano aspettando sviluppi riguardo i bandi di vendita ma ad oggi non c'è stata nessuna proposta di acquisto.”

Si rende dunque necessario, secondo la Marini, aprire una nuova fase allo scopo di superare la crisi.

Non si può perdere altro tempo, perciò si procederà all'attuazione dei contenuti dell'accordo di programma stipulato tra regioni e governo, per verificare se ci sono proposte industriali alternative ai bandi, per quanto riguarda lo stabilimento umbro.

Si aprirà dunque una strada diversa e distinta dallo stabilimento marchigiano.

La discesa in campo di Invitalia è una decisione importante, poiché apre uno scenario nuovo e distinto rispetto alla regione Marche e di fatto segna un cambio di passo”.

Dal tavolo è emerso che la regione si era posto come limite il mese di Luglio, per attendere la presentazione di un piano industriale che coinvolgesse l'intero perimetro aziendale, evidentemente ciò non è avvenuto.

L'accordo di programma rimane dunque per la regione un punto di riferimento: la ricerca di una soluzione di continuità sul bianco è problematica e probabilmente priva di soluzione e l'apertura dell'accordo di programma è l'unica soluzione per tentare l'uscita dal tunnel.

Tuttavia questo nuovo percorso non escluderà nessuna soluzione diversa, poiché non sarà abbandonata l'ipotesi di continuare la produzione del bianco nello stabilimento di Gaifana. Dal tavolo è scaturita la volontà delle parti di procedere con un'iniziativa in parallelo, si dunque alla “fase II” ma lasciare aperto un canale per eventuali investitori interessati all'intero perimetro aziendale.
L'acquisto dell'immobile di Nocera da parte della società pubblica lo sottrarrebbe all'eventuale rischio di procedure fallimentari e la presenza di Invitalia garantirebbe l'impegno e l'iniziativa non solo dei soggetti regionali, ma anche e soprattutto da parte della stessa Invitalia e del Governo nazionale

Nell'attesa che si fossero concretizzate le fantomatiche manifestazioni di interesse da parte di gruppi cinesi, turchi o cordate italiane (di fatto inesistenti) si è perso tempo e la gravità della situazione non permette di perderne altro.

sabato 24 luglio 2010

Convocato per lunedì il tavolo regionale.

È prevista per lunedì prossimo, alle 10.30, nella sala della Giunta di palazzo Donini, a Perugia, la convocazione del tavolo regionale per la crisi della Antonio Merloni.


Parteciperanno al tavolo, oltre all'assessore allo sviluppo economico Gianluca Rossi, anche la presidente della regione Umbria Catiuscia Marini e tutti i soggetti interessati alla vertenza: sindacati, amministrazioni locali, agenzie regionali e associazioni di categoria.

mercoledì 7 luglio 2010

La risposta dell'assessore Rossi alle RSU della Merloni.


“La Giunta regionale segue con la stessa attenzione e lo stesso impegno tutte le situazione di crisi presenti in Umbria e non adotta comportamenti diversi a seconda delle aree, avendo a cuore il destino di ogni singolo lavoratore”. Così l’assessore regionale allo sviluppo economico Gianluca Rossi risponde alle affermazioni della RSU della Merloni per la quale la Regione dovrebbe “riservare maggiore attenzione e presenza alla vertenza dell’azienda”.
“La Regione Umbria – ha proseguito Rossi – ha lavorato sin da subito perché, proprio per la portata della crisi, la Merloni venisse trattata come questione nazionale al fine di attivare gli strumenti e le azioni più idonee al raggiungimento di una soluzione industriale che garantisse il mantenimento dei livelli occupazionali e del sito produttivo.
Una richiesta recentemente ribadita anche al Ministero ed ai Commissari straordinari affinché, informando tempestivamente le istituzioni locali, valutassero con la dovuta attenzione le eventuali manifestazioni di interesse di investitori in possesso di adeguate prospettive industriali. In ciò rivendicando pienamente come Regione il ruolo, purtroppo non primario, che ci viene attribuito dalla procedura della Legge Marzano
Dalla firma dell’Accordo di programma con le Marche e l’Emilia Romagna fino alla istituzione del Tavolo regionale, quale strumento di partecipazione e coordinamento locale che verrà riconvocato entro il mese per rifare il punto della situazione – ha sottolineato l’assessore, non c’è mai stato da parte della Regione Umbria un calo di attenzione o di impegno sulla vicenda. 
In questa direzione – ha concluso Rossi - va anche la recente iniziativa delle Regioni Umbria e Marche per verificare, attraverso una indagine di mercato, l’interesse a promuovere una cordata per la presentazione di proposte di acquisizione del Gruppo Merloni e ad assumere tutte le iniziative idonee ad agevolare la predisposizione e la presentazione di piani industriali strumentali all’acquisizione del complesso aziendale”.

Fonte: Umbrialeft

martedì 6 luglio 2010

Programma per il mese di luglio.

È stato diffuso stamani, in via ufficiale, il programma di lavoro relativo al mese di luglio.
Come di consueto, tale calendario potrebbe essere soggetto a variazioni, se ci saranno modifiche nelle commesse, i reparti a monte rientreranno qualche giorno prima per preparare i componenti da utilizzare nelle catene di montaggio.

La data prevista per il rientro è il 12 c.m.

Per la linea delle lavastoviglie sono previsti 3 giorni di lavoro.
La linea 1 lavorerà per 4 giorni.
Le linee 2, 3 e 5 hanno commesse per 7-8 giorni.

lunedì 5 luglio 2010

Comunicato stampa delle RSU Aziendali FIM-FIOM-UILM

          In questi giorni dove il caldo e l’afa la sta facendo da padrone, anche la temperatura della RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) della ex Antonio Merloni,  sta decisamente salendo in quanto dopo aver ricevuto l’invito e partecipato ad un importante incontro indetto dal presidente della regione Marche, presso gli uffici di Fabriano, dove erano presenti, tra gli altri, le istituzioni a vari livelli di Umbria e Marche, i commissari straordinari, le OOSS e le confederazioni rappresentative del mondo del lavoro, abbiamo appreso di nuovi sviluppi in merito alla vertenza Merloni.

         Dalla riunione, emergeva un dato significativo, ovvero l’interesse di un gruppo italiano a rilevare l’intero perimetro dell’azienda che in fase successiva, avrebbe avuto un seguito con un ulteriore passaggio da parte dei presidenti di regione Umbria e Marche presso l’ufficio del ministro del lavoro sen. Maurizio Sacconi.

         I rappresentati delle RSU, se pur scettici, di fronte a questa nuova opportunità, ritenevano utile darne il massimo risalto, tuttavia trascorsi oltre venti giorni, non è trapelato nulla dalla discussione svoltasi a Roma.

         Pertanto, considerando tutta la drammaticità della vertenza Merloni, ci sentiamo “traditi ed abbandonati” e notiamo una mancanza di rispetto verso le lavoratrici ed i lavoratori di un intero territorio, dove la  presenza di un accordo di programma  garantisce, tra mille difficoltà, la cassa integrazione, che per i lavoratori è vista come un’elemosina e che per tanti cittadini siamo come parassiti della società.

         Noi in un scenario come quello attuale, dove tutto viene messo in discussione, senza avere alternative concrete, ci sentiamo come una barca alla deriva. Diciamo quindi basta a false speranze, sono anni che centinaia di lavoratori sono costretti ad arrangiarsi ed a speculare su genitori e nonni (veri ammortizzatori sociali) per tirare avanti, non abbiamo mai detto, ma visti i fatti ci sentiamo lavoratori di serie b o forse peggio.

         Invitiamo quindi le istituzioni regionali umbre ed in particolar modo il presidente della regione Catiuscia Marini e l’assessore allo sviluppo economico Gianluca Rossi, a seguire con più attenzione e maggior presenza la vertenza Merloni, ci indigna vedere un comportamento diverso rispetto ad altre aree di crisi, visto che la Merloni ha un impatto sociale notevolmente superiore nel panorama umbro.

         Pertanto le RSU invieranno in questi giorni una lettera al presidente e all’assessore per chiarire quanto è emerso nell’incontro di Roma e soprattutto come le istituzioni umbre intendono muoversi per dare il loro contributo per salvare i posti di lavoro in un territorio fortemente degradato ed impoverito.