domenica 15 marzo 2015

Comunicato delegati ed iscritti Fiom dello stabilimento di Nocera della J.P. Industries

manifestazione dipendenti  Antonio Meloni e J.P. Industries




Il giorno 18 marzo 2015 si terrà a ROMA la conferenza STATO -REGIONI e tra i vari temi ci sarà, come annunciato dalla stessa  regione UMBRIA, l'argomento accordo di programma  per la EX A. MERLONI.
Sperando che questa volta la montagna non partorisca il classico topolino e cioè non accada come nel 2012 quando pur avendo fatto la rimodulazione dell'accordo, nulla portò se non un prolungamento degli ammortizzatori sociali. Come già ribadito l'obbiettivo per noi non è l'assistenza  ma quello di trovare occupazione ai lavoratori, che ricordiamo, in Umbria  600 erano nel 2012 e 600 sono nel 2015. 
Pertanto come delegati ed iscritti della FIOM- CGIL è giunto il momento di scoprire le carte, troppo tempo è trascorso e pochissimo ne rimane se si vuole dare un senso positivo  a questa vertenza, ricordiamo che, nel mese di ottobre scade la mobilità per quei lavoratori che hanno tra i 30-40 anni  e molte sono donne e  fine 2015 scade il piano di ristrutturazione della J.P. INDUSTRIES. 
In questi anni duri e difficili abbiamo cercato di stimolare tutto e tutti, l'ultimo tentativo per ordine cronologico è stato quello con FILIPPO TADDEI esponente di primo piano del pd Nazionale, e come bon ton vuole, in tutto questo girovagare abbiamo assistito a cordialità e voglia di ascoltare ma di  risultati positivi, niente.
Siamo stufi, non solo perché una soluzione non arriva ma  perché spesso ci siamo aggrappati a delle speranze che nel giro di poche ore si sono  rilevate pure illusioni, i decreti del governo a firma degli On.   GIULIETTIEPIFANI, emanati per trovare una soluzione alla sentenza a favore delle banche e contro la J.P. INDUSTRIE ne sono esempi lampanti. 

Sentirci impotenti è relativo ma sicuramente non ci arrendiamo, quanto accade per la J.P. INDUSTRIES sembra un film già visto con la A, MERLONI, non possiamo arrenderci proprio ora, quando diciamo che bisogna scoprire le carte, lo chiediamo anche alla famiglia PORCARELLI proprietaria della J.P. abbiamo bisogno di capire , dopo oltre tre anni se ha intensione ad andare avanti e solo attraverso una rivisitazione del piano industriale si può capire. 
Quindi necessita un immediato incontro, il MISE attraverso il sottosegretario DE VINCENTI continua a ripetere che tutto è sotto controllo, che le banche sono predisposte ad un accordo ma i dipendenti invece di lavorare si trovano a girare nelle piazze e nei bar delle varie  città.
Come detto di iniziative ed incontri ne abbiamo fatti tanti a ne stiamo programmando altre , invitiamo già da ora i lavoratori a tenersi a disposizione, è ora che ognuno di noi si prenda le proprie responsabilità, vedere sparire o ridimensionare  la J.P. INDUSTRIES  significa mettere una pietra tombale sulla ex A. MERLONI e tempo per altro non c'è.

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