giovedì 5 maggio 2011

Pierotti: manca ancora la firma sulla cassa integrazione.

Adolfo Pierotti  FIM-CISL Umbria
Ad oggi, ancora per la Merloni non c’è la firma sul Decreto di proroga del mandato dei commissari, che dà conseguentemente la possibilità di recarsi al Ministero del Lavoro a firmare un altro anno di cassa integrazione (Il Ministro si deve sbrigare a firmare il Decreto per evitare che nella corresponsione della casa integrazione dei lavoratori si creino dei vuoti).

Inoltre, con riferimento ad “apprendisti stregoni”, che sembra che abbiano le verità e le soluzioni ai problemi, vogliamo ribadire, invece, che assolutamente deve partire la trattativa con la società Mmd, che ha presentato la caparra.

Risulta che anche la società cinese si stia attivando per ovviare, così dicono loro, a problemi burocratici riguardanti il deposito della cauzione, partendo dal presupposto ed essendo consapevoli che, da un punto di vista meramente occupazionale, così come è stata presentata la proposta, non siamo assolutamente d’accordo.

Non siamo d’accordo perché sappiamo che con quei numeri, che ci sono stati proposti, non ci si fa un’azienda.

Auspichiamo che, con la presa di posizione -partendo da quella del Governo centrale-, si mettano in atto tutte quelle condizioni, che poi sono normali, per favorire quelle che noi abbiamo sempre sperato, ossia le manifestazioni di interesse vincolanti. Opportunità, quindi, che ridiano la possibilità di affrontare le problematiche vere, che sono quelle legate dell’occupazione: per quanto ci riguarda è l’unica cosa sulla quale continueremo a prestare la nostra attenzione.

L’Accordo di Programma non può essere l’unico elemento fondamentale: si tratta di una condizione che può accompagnare la questione occupazionale, partendo dal bianco, sul quale abbiamo anche proposto recentemente nell’iniziativa “Un nuovo modello economico per l’Umbria” nuove forme di sviluppo basate sull’innovazione.

E’ chiaro che la vastità del problema non può ridursi solo ad una questione territoriale, ma più di ampio respiro: auspichiamo che il Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani ci metta finalmente la faccia e si faccia carico della vertenza perché il tempo ormai è giunto. Dopo di che il nulla osta: se ci fossero soggetti imprenditoriali che abbiano interessi su quell’aria –supposizione che presentiamo alla luce della consapevolezza che non esistono per altre attività- possiamo solo dire: “avanti che c’è posto per tutti”.

Adolfo Pierotti

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