domenica 16 maggio 2010

Lavoro = dignità


Oggi alla marcia della pace, tra le decine di migliaia di persone, delle associazioni, rappresentanti istituzionali, scolaresche, sindacati, religiosi, pacifisti, ospiti stranieri e uomini e donne provenienti da paesi dilaniati dalla guerra, immersi in un interminabile multietnico, coloratissimo corteo, ricco di bandiere, striscioni, gonfaloni, canti, balli, musiche e slogan, c'eravamo anche noi, lavoratori dell'Antonio Merloni di Nocera Umbra, con le nostre magliette nere, colore scelto non a caso, perché nero è il nostro stato d'animo e nera è la situazione in cui ci troviamo.

Se fino a qualche anno fa la preoccupazione era quella di come arrivare alla terza settimana, adesso i problemi iniziano sin dalla prima; ridotti come siamo a far quadrare i conti con il misero introito della cassa integrazione, nella consapevolezza tuttavia di essere, nel disastro generale, "dei privilegiati".

Ci siamo voluti essere per portare la nostra testimonianza di persone che sono allo stremo delle forze, che hanno paura del futuro, che però non hanno perso del tutto la speranza, consapevoli si, di vivere in un territorio povero di risorse ed in un epoca di crisi economica ma con ancora voglia di lottare per il proprio posto di lavoro.

Oggi insieme a tanti bei giovani che sflilavano, danzavano e cantavano ci siamo sentiti meno soli e nonostante la pioggia incombente ci è parso come di vedere un timido raggio di sole illuminarci.

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