lunedì 11 luglio 2011

Merloni: Umbria e Marche unite per riaccendere i riflettori.


Partire dalla vertenza Merloni, la cui gravità è descritta dai numeri che la caratterizzano, con 2.300 lavoratori diretti coinvolti e almeno altrettanti nell’indotto, per avviare poi un ragionamento più ampio sul futuro delle aree interne di Umbria e Marche. Insomma, “giocare in attacco e non in difesa”: è questo il senso dell’iniziativa che la Cgil dell’Umbria, la Cgil delle Marche e la Cgil nazionale intendono mettere in campo, a partire da mercoledì 13 luglio quando a Fabriano si terrà una prima iniziativa dal titolo “Crisi industriale e prospettive di sviluppo per le aree interne umbro-marchigiane”.
Un appuntamento di grande importanza, come hanno spiegato stamattina nel corso di una conferenza stampa tenuta presso la Cgil di Perugia, il segretario generale della Cgil delle Marche Gianni Venturi e il suo omologo dell’Umbria, Mario Bravi. Importante perché – hanno detto i due segretari – è necessario rompere “il silenzio assordante” che da troppo tempo si è creato intorno a questa vertenza, la più pesante, come ha sottolineato Mario Bravi, tra quelle aperte oggi nel nostro Paese.
La situazione infatti è arrivata ad un punto cruciale. In questi giorni scadono i termini della trattativa riservata tra i commissari e i due soggetti che hanno presentato le offerte di acquisto, i cinesi della “Nanchang Zerowatt” e gli iraniani della “Mmd”. Ma le speranze che la trattativa possa concludersi in maniera positiva sono ridotte al lumicino. “Non possiamo dire con certezza che la partita sia chiusa – ha spiegato Gianni Venturi – ma certamente i timori di un nulla di fatto sono molto forti e il pessimismo è il sentimento prevalente”.
E allora, se è doveroso lavorare fino all’ultimo momento per una soluzione che salvaguardi l’interno perimetro industriale, è altrettanto fondamentale cominciare a percorrere concretamente la strada dell’accordo di programma. In questo senso, la Cgil chiede in primo luogo che il Governo nazionale si faccia carico della vertenza, “cosa che finora – ha osservato Mario Bravi – è mancata del tutto, se si esclude il tour elettorale del ministro Romani in Umbria in occasione delle amministrative”. La Cgil insiste molto quindi sulla necessità di aprire un tavolo di confronto presso la Presidenza del Consiglio, perché solo così, hanno spiegato Bravi e Spacca, si garantirebbe un impegno diretto del Governo ai suoi massimi livelli.
Ma un “salto di qualità” nell’iniziativa istituzionale deve venire, secondo il sindacato, anche dalle due Regioni. “Ringraziamo i presidenti Marini e Spacca per l’impegno sinora profuso e per la disponibilità a partecipare alla nostra iniziativa del 13, ma chiediamo anche a loro di cambiare passo – ha detto Gianni Venturi – Per dare prospettive di sviluppo a queste aree, infatti, è fondamentale arrivare ad una risposta positiva sulla vertenza Merloni – ha precisato Spacca – ma al tempo stesso è necessario porsi il problema di come si introducono elementi di diversificazione, di come si intrecciano le produzioni e le filiere e di come si indirizzano le sempre più scarse risorse disponibili (in particolare quelle derivanti dai finanziamenti europei, visto che nel 2013 ci sarà la riprogrammazione dei fondi)”. “Naturalmente poi – ha aggiunto Mario Bravi – ci aspettiamo che anche gli imprenditori e in particolare la Confindustria facciano la loro parte, mettendo sul piatto progetti e investimenti, cosa che finora non abbiamo visto”.
Ecco allora che l’iniziativa del 13 luglio diventa un possibile punto di partenza di un percorso di collaborazione e progettazione interregionale più ampio, che indichi quali sono per l’Umbria e per le Marche i possibili indirizzi di sviluppo futuro. Un ragionamento che, in futuro, potrebbe essere esteso anche a tutta “l’Italia mediana” e in questo senso sta lavorando la Cgil nazionale che già nel mese di settembre ha in cantiere un’altra iniziativa allargata a Lazio e Toscana.

Il programma dell’iniziativa di mercoledì 13 luglio a Fabriano

Ore 9,30 Oratorio della Carità

Presiede
  • Lino Zingaretti (segretario della Camera del Lavoro di Fabriano)
Intervengono:
  • Gianni Venturi (segretario generale CGIL Marche)
  • Mario Bravi (segretario generale CGIL Umbria)
  • Roberto Sorci (sindaco di Fabriano)
  • Gianfranco Chiacchieroni (presidente commisione Attività produttive Regione Umbria)
  • Hedi Khirat (delegato “VIC” Gualdo Tadino)
  • Claudia Mariani (delegata “A. Merloni” Fabriano)
  • Enzo Giancarli (presidente commisione Attività produttive Regione Marche)
  • GianMario Spacca (presidente Regione Marche)
  • Catiuscia Marini (presidente Regione Umbria)
Conclude
  • Vincenzo Scudiere (Segretario nazionale CGIL)

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