venerdì 8 luglio 2011

Sbarra:Disponibilità a "piano B" ma il bianco resta priorità.

Il segretario regionale cisl Ulderico Sbarra.

Perugia   "Ormai, sulla vertenza della A. Merloni servono solo il coraggio della trasparenza e una grande operazione verita"'. A dichiararlo sono il segretario della Cisl Umbria Ulderico Sbarra e il segretario regionale Fim Adolfo Pierotti.

"Troppe sono le chiacchiere e le informazioni in liberta' - hanno spiegato i due segretari - gli interventi di tutte le parti in causa e anche degli intrusi, che si sentono in dovere di dire la loro su una vertenza cosi' difficile e complessa". La Cisl, nell'ultima riunione svolta, unitariamente alla presenza dell'assessore regionale allo sviluppo industriale Gianluca Rossi e ai sindaci del territorio ha chiesto due cose precise: la realizzazione di condizioni per condurre la vertenza ad un tavolo nazionale con la presenza di tutti i soggetti titolari della rappresentanza, dove vengano esplorate fino in fondo le proposte concrete finora giunte e, in quella sede, si definisca una volta per tutte la credibilita' o meno delle proposte in campo.

"Nel contempo - e' stato sottolineato da Sbarra e Pierotti - abbiamo dato la disponibilita', attraverso l'assessorato umbro, ad esplorare la consistenza del cosiddetto 'Piano B', quello legato all'Accordo di programma". Gli oltre duemila lavoratori diretti interessati dai siti umbro e marchigiano, e tutti gli altri dell'indotto devono essere considerati con rispetto. "Per questo - hanno precisato - pensiamo che non sia piu' possibile rinunciare ad un trasparente e definitivo elemento di chiarezza che conduca alla valutazione reale delle proposte in campo.

La riservatezza ormai sembra davvero una gabbia da cui uscire, un lusso che non ci possiamo piu' permettere. Per questo chiediamo e ci opereremo affinche' la vicenda venga messa in totale trasparenza e sia verificato fino in fondo il ruolo e la disponibilita' delle parti in causa. Rimaniamo altresi' convinti che la produzione di elettrodomestici sia ancora possibile, che il mercato possa assorbire ancora un numero importante di pezzi, seppur ridotti, rispetto alla produzione pre crisi e ammodernati nel designer e nella propria tecnologia.

Siamo convinti, quindi, che solo la produzione di elettrodomestici, quindi uno zoccolo duro in continuita', possa evitare lo spezzatino che invece sarebbe prevedibile con il solo ricorso al 'Piano B"'.

"Per noi - concludono - produrre ancora elettrodomestici innovativi e dotati di tecnologie avanzate nei siti della A. Merloni e' ancora possibile, ma tale disponibilita' passa ormai inevitabilmente per un atto di chiarezza e di trasparenza che chiama in causa tutte le parti interessate e ne misura concretamente l'impegno, la disponibilita' e la consistenza. Soltanto dopo aver verificato tutto cio' sara' possibile fare nuove valutazioni rispetto al futuro della produzione e dei lavoratori impiegati".

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