martedì 6 settembre 2011

Fattorini: subito un incontro con il ministro Romani.


Per la A.Merloni e gli oltre 2.300 lavoratori e lavoratici (circa 1000 in Umbria) collocati  ormai  stabilmente in Cig, il Governo e in particolare il ministro Romani non possono far finta di nulla. Questo atteggiamento irresponsabile e incompetente rischia di produrre effetti devastanti per quelle ricadute che già oggi investono i lavoratori i territori l’ economia di una intera regione . Conseguenze che nei prossimi mesi si aggraveranno in modo particolare per la tenuta occupazionale .

Dopo gli esiti negativi e fallimentari delle manifestazioni di interesse dei mesi scorsi, le nuove voci di un ennesimo interessamento per l’acquisto del A.Merloni, senza conoscere dati e cifre, piano industriale e programma produttivo (cosa produrre e come produrre), rischiano di trasformarsi in una ulteriore allontamento della soluzione per tutti coloro che da anni hanno pagato e continuano a pagare duramente il prezzo della crisi industriale, non certo per loro responsabilità .

Il continuo balletto su presunti piani, A o B , non fa altro che produrre ulteriori incertezze e rischia di provocare nei fatti nuovi rinvii, allontanando chi materialmente e responsabilmente deve assumersi il compito di ricercare e saper indicare una prospettiva certa e una soluzione vera al problema che vivono oggi i lavoratori e le lavoratrici cassaintegrati, quel sito industriale e il suo territorio.

Il Ministro Romani deve oggi dire con chiarezza cosa pensa di fare e come intende affrontare i nodi veri di questa vertenza  a partire dall’attuazione dell’Accordo di Programma per la parte che gli compete, ricordando al Governo e allo stesso Ministro che sono anch’essi  sottoscrittori  dell’Accordo. E chiedendo al Governo inoltre come pensa di affrontare e risolvere il vero nodo di questa vertenza, cioè quello strettamente industriale, con  l’individuazione di uno o più gruppi industriali o di investitori in grado di  sostenere un progetto su come e cosa produrre nei siti e in particolare, per quanto ci riguarda, nel sito industriale di Colle.

Il tempo dei rinvii è scaduto, chiediamo e rivendichiamo al Ministro Romani la convocazione urgente di un incontro con i tutti i soggetti interessati, forze sociali e istituzioni, in sua presenza e con il suo diretto coinvolgimento. Questo è oggi un aspetto dirimente e di fondamentale importanza. Diversamente saremo chiamati nelle prossime settimane ad aprire una nuova e più incisiva fase di mobilitazione .

Gianfranco Fattorini 


fonte della notizia: Umbria24



10 commenti:

  1. Finita la festa del PD a Terni e la gestione del ristorante da parte della CGIL, si ricorda e torna a parlare della Merloni anche Fattorini!!

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  2. Meno male che ogni tanto qualcuno alla cgil ogni tanto si ricorda della Merloni. Adesso bisognerebbe rammentare alla cisl che hanno una vertenza in una fabbrica dove il 90 % dei dipendenti sono tesserati con loro, tra una firma e l'altra trovassero il tempo anche di occuparsi degli operai e non solo della confindustria.

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  3. Per voi della CGIL, PD e i vari compagniucci!!
    oltre a parlare quando avete finito le vostre varie..feste , l'obiettivo è solo uno, chiudere definitivamente lo stabilimento perchè li il maggior sindacato è la CISL! Ecco qual'è il vostro unico obiettivo, eliminare un sistema, che da lavoro a migliaia di famiglie. Complimenti

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  4. Guarda che se ce l'hai con me ti informo che io non ho tessere ma possiedo occhi ed orecchie caro ultimo anonimo. Evidentemente non sai di cosa parli ed ignori cosa è successo in quello stabilimento. Quanto alla cisl ti inviterei ad evitare di sporcare il termine "sindacato" associandolo ai portaborse della confidunstria della cisl.

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  5. Governo? Quale governo? Non mi risulta che ci sia un governo in questo paese... Parlatene a B. al prossimo bunga bunga... forse lì vi da ascolto.

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  6. Evidentemente hai la coda di paglia, non sarà che di tessere ne hai entrambe!! ma non era affatto questo il senso del messaggio. Chiudete pure la fabbrica cosi i portaborse della CISL non controllano quella parte di territorio,poi ci pensano i vari Recchioni Bravi Ciavaglia e Graciolini a trovarci lavoro, cosi oltre a fare la tessera del sindacato dobbiamo fare anche quella del PD o Rifondazione Comunista per lavorare.

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  7. Non ho la coda di paglia ma il tuo messaggio era seguente al mio quindi un equivoco ci poteva pure stare.
    Non mi va di fare l'avvocato difensore della cgil e nemmeno ne hanno bisogno ma prendo atto che se ancora si parla di questa fabbrica è solo grazie a loro che almeno qualche iniziativa la pongono in atto. Servirà a poco poiché la soluzione non può che essere di tipo industriale -i politici non possono certo comprare la fabbrica - ma almeno se ne parla. Finire nel dimenticatoio come vorrebbe qualcuno perché non in grado di gestire la crisi, sarebbe molto peggio.
    Un operaio della Merloni di Nocera.

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  8. ..non c'era bisogno chi ti firmavi,caro amico e delegato FIOM-CGIL.

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  9. T'ho detto che non ho tessere, poi pensa quello ti pare, non potrebbe fregarmene di meno.

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  10. Vorrei pregare gli utenti intervenuti di astenersi dal flammare e di scontrarsi questioni politiche e inerenti a tifoseria sindacale. Sarebbe interessante invece leggere uno scambio di opinioni afferente al tema trattato di volta in volta dall'articolo postato nel blog.
    Grazie per la collaborazione.

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