sabato 21 settembre 2013

Sentenza J.P. - Lunedì presidio presso i cancelli della fabbrica

COMUNICATO STAMPA FIM-FIOM-UILM


La sentenza con la quale il tribunale di Ancona ha annullato la vendita della Antonio Merloni a Giovanni Porcarelli è portatrice di pesantissime conseguenze sociali ed economiche in un'area, come quella appenninica, già colpita gravemente dalla crisi.

In attesa di conoscere nel dettaglio le motivazioni della  sentenza, le scriventi OO.SS. insieme alle Rsu aziendali stigmatizzano la decisione del tribunale, che di fatto vanifica gli sforzi compiuti nel tempo per cercare di salvaguardare il lavoro e per garantire un futuro alle 700 persone (di cui, 350 sul sito umbro di Gaifana) che erano state riassunte dalla nuova realtà industriale. 


Lunedì saremo presenti alle 7.30 di fronte ai cancelli dello stabilimento di Gaifana per parlare con i lavoratori e per fare con loro punto della situazione.


Avevamo espresso preoccupazione sul piano industriale della JP, con la quale avevamo avuto diversi confronti. Ma il colpo di spugna del tribunale ha cancellato ogni possibilità di attuazione dello stesso piano e degli ammortizzatori sociali ad esso connessi, con l'unico risultato che ad essere penalizzati sono stati i lavoratori, non responsabili di alcuna colpa

Era ovvio che la complessità del piano e la difficoltà nel trovare imprenditori pronti a scommettere su questo progetto avrebbero richiesto di un significativo periodo di ammortizzatori sociali, ma ancora una volta una mera sentenza impedisce in questo Paese il concretizzarsi di un progetto, anche minimale.

Rivincono ancora una volta i più forti, ovvero le banche

Lunedì mattina si terrà a Roma presso il Ministero dello sviluppo economico un incontro tra le Segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm, i commissari e il Ministero  per fare punto su quanto accaduto. 


Siamo pronti e coesi nel dare vita ad una dura battaglia nella quale chiamiamo il sostegno delle istituzioni, a partire da Governo e Regione. 



Per le segreterie provinciali:

Adolfo Pierotti (FIM-CISL)
Simone Pampanelli (FIOM-CGIL)
Daniele Brizi (UILM-UIL)


Per P

4 commenti:

  1. io personalmente non vedo tutto questa fretta di fare un'assemblea alle 7.30 della mattina...... ma alle ore 9 cosa cambia? un'orario un po piu decente?

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  2. Non è proprio un'assemblea è un presidio. Credo che alle 7 e mezzo non ci saranno ancora notizie ma bisognerà aspettare la mattinata. Saremo lì per manifestare il nostro dissenso e rivendicare il nostro diritto al lavoro. Se non ce la fai per quell'ora puoi arrivare anche più tardi ma è importante essere in tanti e arrivare presto. Ciao.

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  3. I presidi ? Li chiamate presidi quelli ? Quattro cani con le bandierine a fare non si sa cosa ...... Ma cominciate a fare più rumore che è meglio, e soprattutto in tanti, perché è il futuro di tutti voi ......

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    1. Hai ragione. Purtroppo la partecipazione alle iniziative è stata sempre modesta; ma del resto non è che si può costringere le persone.
      È auspicabile che almeno adesso, nella situazione drammatica in cui ci troviamo, si prenda coscienza che ognuno deve fare la sua parte e non aspettare che qualcun altro lotti anche per chi non c'è.

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